L’Arca dell’Angelo. Il nuovo album di Teresa Plantamura
“Una canzone deve entrare nella gola, abbracciarti mentre nulla ti consola” queste sono le parole di Arcanum carmen, prima traccia del nuovo album di Teresa Plantamura, e in effetti questa insieme alle altre tracce sono riuscite ad entrare nella gola per essere cantate, ma anche nei piedi per essere ballate e nella mente per rendercela spensierata.
L’album, il cui titolo è L’Arca dell’Angelo, è infatti un inno alla gioia e alla spensieratezza, grazie anche al sound vario, dovuto ad una miscela di diversi generi musicali tra cui il folk, il pop e il rock.
Nonostante le sonorità leggere e fresche, l’album affronta tematiche di denuncia come l’orientamento della società attuale più attenta ai valori di apparenza che non di essenza, affrontata più da vicino in Tra umidità e umanità e La tentazione. Ma non è l’unica tematica degna di nota, la quarta traccia dell’album infatti è invece un tentativo di abolire pregiudizi e tabù, e quale personaggio migliore di Franziska zu Reventlow, scrittrice ribelle, bisognosa di affetto e con un’insaziabile gioia di vivere?
Teresa Plantamura è riuscita dunque ad unire nel suo album la sua passione per la musica, omaggiando nelle sue due cover anche artisti che hanno fatto la storia come Domenico Modugno con Vecchio Frack e Anna Melato con Canzone Arrabbiata, e quella per la letteratura creando dunque un progetto unico e indimenticabile.